Novembre 1918
La Battaglia di Vittorio Veneto e l’Armistizio di Villa Giusti
Con questo lavoro si è inteso delineare la situazione politico-militare dell’impero asburgico al momento della firma dell’armistizio, il cui testo non fu elaborato dal Comando Supremo italiano, bensì concordato dai Presidenti del Consiglio delle Potenze dell’Intesa e non negoziabile: la scelta era un categorico “prendere o lasciare”.
Descrizione
Tutti sanno tutto di Caporetto, ma pochi conoscono a fondo la battaglia di Vittorio Veneto. Se già venne ignorata dalla storiografia italiana, quella francese in seguito contribuì a sminuirne le conseguenze per imporre al mondo la primaria importanza del proprio fronte. Nessuna ricorrenza festiva è mai stata istituita per il 4 novembre: anche questo ha contribuito a svilire la nostra vittoria che, come noto, favorì anche il successo francese. Più celebre è l’armistizio di Villa Giusti del 3 novembre 1918, principalmente perché nel 1926 l’allora Capo di S.M. dell’Esercito, il generale Pietro Badoglio, volle associare il proprio cognome all’avvenimento. Con questo lavoro abbiamo inteso delineare la situazione politico-militare dell’impero asburgico al momento della firma dell’armistizio, il cui testo non fu elaborato dal Comando Supremo italiano, bensì concordato dai Presidenti del Consiglio delle Potenze dell’Intesa e non negoziabile: la scelta era un categorico “prendere o lasciare”. Come spesso accade, i politici dichiarano le guerre e decidono quando concluderle, mentre nel mezzo ci sono i militari che le combattono anche a costo della propria vita.