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Peraulis tasudis peraulis dismenteadis – Parole taciute parole dimenticate

Dizionario tascabile delle parole friulane in disuso

È incredibile quante storie ci possano raccontare le parole, ma non sempre siamo in grado di ascoltarle. Le parole viaggiano con le persone, sono parte di noi. I vocaboli vanno usati per non essere dimenticati, ma se non si conoscono è improbabile poterli utilizzare. Questo vocabolarietto rappresenta un modo concreto per tenere in vita il ricordo; può evocare un Friuli arcaico, duro certo, ma gentile e sagace, a volte persino sorprendentemente estroso.

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Autori , ISBN 9788866435143 Pagine 312 Formato 10,5 x 16 Categoria Tag , , , , ,


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Descrizione

È incredibile quante storie ci possano raccontare le parole, ma non sempre siamo in grado di ascoltarle. Le parole viaggiano con le persone, sono parte di noi. I vocaboli vanno usati per non essere dimenticati, ma se non si conoscono è improbabile poterli utilizzare. Questo vocabolarietto rappresenta un modo concreto per tenere in vita il ricordo; può evocare un Friuli arcaico, duro certo, ma gentile e sagace, a volte persino sorprendentemente estroso. Con esso si entra in contatto con l’immaginario fantastico friulano dell’agane, dello sbilf e dell’erbolat, si scoprono i nomi di colori come blâf e si ricordano quelli degli antichi mestieri come becjâr, casulin, ciroic. Se vorrete dire che il ragazzo friulano che avete appena conosciuto è un po’ sopra le righe, potrete usare la parola mataran, mentre chi ormai ha qualche anno in più si ricorderà che sua madre sulla tavola metteva il mantîl, anziché la tavuae, oppure i vostri genitori vi avranno parlato dei tempi in cui sui prati a fasevin lis marculis. Fra gli oltre mille lemmi troverete altre meraviglie come androne, beorcje, cjarande, daprûf, erte, favite, gnuche, inficje, ledrôs, mossit, norie, olme, prionte, revoc, sgarduf, taviele, usme, vermene, zupet.

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