Immagini della Marca Trevigiana
La Marca Trevigiana, tagliata in due parti dal bianco corso del Piave, con la bassa collina del Montello nel mezzo, antica foresta di querce della Repubblica Veneta: in questi luoghi, sulle sponde di quel fiume, si sono decise le sorti della Prima Guerra Mondiale, e grandiosi monumenti restano a ricordare le battaglie di quel tempo. Eppure sono luoghi poco noti; troppo poco soprattutto a molti italiani.
Descrizione
La Marca Trevigiana, tagliata in due parti dal bianco corso del Piave, con la bassa collina del Montello nel mezzo, antica foresta di querce della Repubblica Veneta: in questi luoghi, sulle sponde di quel fiume, si sono decise le sorti della Prima Guerra Mondiale, e grandiosi monumenti restano a ricordare le battaglie di quel tempo. Eppure sono luoghi poco noti; troppo poco soprattutto a molti italiani. Forse perché la loro bellezza non è appariscente come quella, che subito si impone, delle vicine montagne; forse perché – compresa com’è fra Venezia e le Dolomiti – è percorsa in fretta, con occhio distratto, da chi si reca da queste a quella, o vi ritorna; forse perché il paesaggio della pianura e delle colline ha una sua grazia modesta e malinconica, che si manifesta solo a chi la osserva senza fretta, con animo riposato; una bellezza che ha bisogno di un poco di amore per essere capita. Allora essa si rivela come un dono prezioso.
Qualcuno ha definito la Marca Trevigiana “La Bella Sconosciuta”. È vero. Proprio per farla conoscere un poco di più, si sono unite in un volume alcune immagini scattate da colui che, storicamente, ha più spesso deciso di registrare su pellicola l’incanto di questi luoghi: Giuseppe Mazzotti.
Egli pensa di prendere per mano il lettore (ma poi è giusto chiamarlo “lettore”?) per mostrargli qualcosa di ciò che può vedere chiunque abbia occhi per guardare, passando semplicemente per la strada, senza entrare nelle chiese o nei musei; suggerendogli ogni tanto quello che occorre per far meglio comprendere il carattere dei luoghi o la ragione di un’immagine: una specie di commento parlato di un documentario cinematografico; libero, per quanto possibile, da retorica.