Padova. Città dipinta
Percorso tra gli affreschi del Trecento
Otto luoghi più uno dove scoprire un insieme di preziose testimonianze dell’arte, della storia, della cultura e della moda del Trecento nel periodo del libero Comune e della Padova carrarese.
Descrizione
Nella Cappella Scrovegni Giotto rinnovò profondamente la pittura e aprì la strada al Rinascimento. Enrico Scrovegni, per primo, ebbe la consapevolezza del valore celebrativo e propagandistico dell’arte e la sua intuizione fu fatta propria dai da Carrara. I signori di Padova chiamarono i pittori più famosi del tempo e di loro si valsero le famiglie più illustri per decorare le proprie cappelle. Tra il 1302 e il 1397 Padova si trasformò in una Urbs Picta, un itinerario di splendidi affreschi che, partendo dalla Cappella Scrovegni, coinvolse la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, Palazzo della Ragione, la Reggia Carrarese, il Battistero della Cattedrale, la Basilica e il Convento di Sant’Antonio, l’Oratorio di San Giorgio e l’Oratorio di San Michele. I cicli affrescati del XIV secolo degli otto siti sono stati riconosciuti patrimonio UNESCO, ma anche il Castello Carrarese conserva ancora raffinatissimi dipinti, gli unici a carattere laico oltre a quelli di Palazzo della Ragione e della Reggia. Affreschi che non costituiscono solo un patrimonio pittorico unico nel suo genere, ma che lasciano anche un insieme di preziose testimonianze dell’arte, della storia, della cultura e della moda del Trecento nel periodo del libero Comune e della Padova carrarese.